L’uso del doppio pannolino è utile?

Un metodo spesso consigliato per favorire un fisiologico sviluppo delle anche nel neonato è quello di utilizzare un doppio pannolino che viene considerato come primo passo terapeutico in attesa di un esame ecografico delle anche oppure, a volte, come alternativa terapeutica ad altri sistemi di divaricazione ritenuti troppo invasivi nella displasia dell’anca.
La patologia è molto frequente e colpisce in Italia 1-2% dei neonati calcolando anche le forme molto lievi.

I dati in letteratura riguardo il trattamento di prevenzione e cura della displasia dell’anca  con il doppio pannolino sono pochi e in realtà l’uso del doppio pannolino è sconsigliato dalla “American Accademv of Pediatrics” che definisce questo intervento terapeutico come non appropriato e come causa di ritardo nell’utilizzo di terapie più adeguate. Anche la “Canadian Task Force on Preventive Health Care” conferma l’assenza di prove evidenti che supportino l’uso di un doppio o triplo pannolino.
Nonostante queste autorevoli indicazioni anche in Italia il doppio pannolino viene a volte considerato come una alternativa ai vari sistemi di divaricazione perché ritenuto psicologicamente più accettabile.

Ma quale evidenza sta alla base dell’uso del doppio o triplo pannolino?
L’idea che esso possa condizionare la posizione delle anche mettendole in una posizione favorevole al loro sviluppo e cioè in una posizione delle gambe con anche e ginocchia flesse e arti divaricati.

Siamo certi che il doppio pannolino possa veramente condizionare la posizione delle anche dei neonati?
Su questo argomento è stato eseguito e pubblicato di recente uno studio che qui brevemente riassumiamo. Scopo di questo studio era quello di valutare se il doppio pannolino fosse in grado di modificare la posizione spontanea delle anche del neonato e se fosse in grado di portarle a quei gradi di flessione e divaricazione noti per garantire un loro favorevole sviluppo. In contemporanea è stata valutata la posizione che le anche assumevano se il neonato veniva tenuto accovacciato sul fianco di un adulto. 

E’ noto come le popolazioni africane che culturalmente tengono i neonati in tale posizione non annoverino tra le malattie del neonato e dell’ adulto la displasia delle anche, ed è risaputo invece che nei paesi con clima freddo soprattutto della Lapponia del nord, della Cina, del Cile dove i neonati, per motivi appunto climatici, vengono fasciati con gli arti inferiori diritti e quindi con le anche estese e vicine, la percentuale di displasia delle anche sia elevata.

I bambini selezionati per lo studio avevano una età media di 62 giorni e un peso medio di 3120 grammi. Tutti i neonati sono stati sottoposti a misurazione dell’angolazione nella quale erano posizionate le anche nel: 1) neonato senza pannolino, 2) del neonato dopo applicazione di doppio pannolino, 3) neonato accovacciato sul fianco di un adulto con un pannolino.


Riassumendo i risultati si è concluso che non c’è stata differenza statisticamente significativa tra la posizione delle anche dei bambini con doppio pannolino e di quelli senza pannolino mentre c’è stata una differenza statisticamente significativa tra la posizione delle anche di bambini portati sul fianco di un adulto rispetto ai bambini con doppio pannolino. In altre parole il doppio pannolino non influenza la posizione delle anche mentre il posizionamento sul fianco di un adulto la influenza e da questo dipende lo sviluppo dell’articolazione.

L’uso del doppio pannolino è quindi da considerarsi inutile.

A questo proposito risulteranno di conseguenza sicuramente utili tutti quei comuni dispositivi oggi disponibili per portare in neonati come marsupi e fasce che rispettino la posizione sopra descritta.

Maurizio De Pellegrin